Aule del Futuro: vantaggi delle aule aumentate

“Aule aumentate”: dalla LIM alle prospettive odierne e future, alle tecnologie possibili contemplate nel Piano Scuola 4.0 e nel PNRR, alle potenzialità da esplorare.

Scopriamo le evoluzioni possibili delle aule di un futuro che è già qui, soprattutto se si fa attenzione a tecnologie, pratiche e strategie per ottenere i fondi e spenderli in maniera mirata ed efficace.

LIM e realtà aumentata: un’evoluzione lineare

 “Sei studenti su 10 si annoiano in classe*. La metà degli studenti crede che la scuola non possa aiutarli a sviluppare la loro creatività, e quasi uno studente su due sogna una scuola con grandi spazi e laboratori in cui studiare.” *

*Convegno nazionale Flipnet «Questa scuola non fa per me. Proposte innovative di creatività, inclusione, benessere e libertà» Università Roma3.

Ecco che entrano in gioco le “aule del futuro”, anche se ormai il futuro ha già un nome e una collocazione concreta: le tecnologie di realtà aumentata (AR), che, associate alle tecniche più efficaci d’insegnamento, possono fare la differenza tra un alunno annoiato e rinunciatario e uno coinvolto e proattivo.

Se le LIM hanno gettato le basi per un apprendimento più interattivo, la Realtà Aumentata si presenta come il nuovo paradigma tecnologico, già in uso in diversi contesti formativi e didattici.

Il passaggio dalle LIM all’AR rappresenta un cambiamento significativo nel modo in cui gli studenti acquisiscono conoscenze.

L’obiettivo finale è creare aule del futuro in cui la tecnologia non sia solo uno strumento, ma un facilitatore di un apprendimento coinvolgente, personalizzato e orientato al futuro.

PNRR e scuola, come spendere i fondi?

“La scuola ha 2,1 miliardi da spendere in tecnologia. Ma non sa come fare”*. Il titolo di un articolo del magazine Wired, evidenzia lo stallo tra i fondi disponibili e le difficoltà d’attuazione.

Ne abbiamo già parlato, di fatto, in diversi articoli dedicati all’argomento.

Il sunto è, come si sottolinea su Wired, che il piano può funzionare “se alle spalle c’è un progetto, un’idea di come cambiare la didattica.

E, nel caso dei laboratori, di quali rinnovare e come. Altrimenti, si rischia di passare a una lista della spesa di prodotti da comprare”.

Come e dove comunicare i progetti

I progetti, vanno comunicati su Scuola futura, la piattaforma dedicata al PNRR dal ministero dell’Istruzione.

Di seguito il link alla guida su come presentare un progetto, accedere ai siti di riferimento, presentare i dati contabili.

Fastbrain è presente su acquisti MEPA in qualità di fornitore per tutti gli acquisti relativi al Piano Scuola 4.0 e per i progetti inerenti il PNRR, al fine di realizzare aule laboratorio e acquisire le strumentazioni tecnologiche necessarie.

La didattica laboratoriale e il Piano Scuola 4.0

Il D.P.R. 88/2010 ha posto all’attenzione della scuola la didattica laboratoriale e quella del problem solving, inteso come Il complesso delle tecniche e delle metodologie necessarie all’analisi di una situazione problematica allo scopo di individuare e mettere in atto la soluzione migliore. (Fonte: Oxford Languages)

Come previsto dal Piano Scuola 4.0 e nello specifico dall’azione “Next Generation Classrooms”, l’obiettivo “trasformare almeno 100.000 aule delle scuole primarie, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado, in ambienti innovativi di apprendimento.

Ciascuna istituzione scolastica ha la possibilità di trasformare la metà delle attuali classi/aule grazie ai finanziamenti del PNRR.” Next Generation Classrooms prevede che le comunità scolastiche del primo e del secondo ciclo possano progettare e realizzare:

“Ambienti fisici e digitali di apprendimento (on-life), caratterizzati da innovazione degli spazi, degli arredi e delle attrezzature e da un nucleo portante di pedagogie innovative per il loro più efficace utilizzo, secondo i principi delineati dal quadro di riferimento nazionale ed europeo. La trasformazione fisica e virtuale deve essere accompagnata dal cambiamento delle metodologie e delle tecniche di apprendimento e insegnamento”. (Piano Scuola 4.0. p.18).

In questo processo di trasformazione, la realtà aumentata può concretamente sostenere esperienze di formazione e competenze digitali avanzate anche al di fuori dei laboratori, simulando a scuola contesti e luoghi di lavoro reali.

“Nei licei i laboratori delle professioni digitali del futuro possono essere funzionali allo sviluppo delle competenze digitali più avanzate nelle discipline caratterizzanti il percorso di studio, mentre negli istituti tecnici e professionali possono essere orientati al potenziamento delle competenze digitali specifiche dei settori economici connessi al profilo professionale di uscita.

Il gruppo di progettazione, sotto il coordinamento del dirigente scolastico, individua gli ambiti tecnologici sui quali disegnare, secondo una prospettiva multidimensionale, i laboratori, anche utilizzando gli spazi esistenti, ma rifunzionalizzandoli sulla base dei nuovi arredi e attrezzature e delle nuove competenze digitali richieste.” (p.34)

Aule del futuro: i laboratori e l’eduverso

Il già citato Piano Scuola 4.0, prevede che accanto alla progettazione di laboratori fisici siano associati anche laboratori virtuali, ricorrendo a strumenti come la realtà aumentata e a tutte le tecnologie afferenti.

Ciò consentirebbe di simulare ad esempio contesti di lavoro, mediante l’acquisizione di software e piattaforme integrate con l’utilizzo dei dispositivi.

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A questo proposito nel documento si parla di eduverso:

“Gli ambienti fisici di apprendimento non possono essere oggi progettati senza tener conto anche degli ambienti digitali (ambienti on line tramite piattaforme cloud di e-learning e ambienti immersivi in realtà virtuale) per configurare nuove dimensioni di apprendimento ibrido.

L’utilizzo del metaverso in ambito educativo costituisce un recente campo di esplorazione, l’eduverso, che offre la possibilità di ottenere nuovi “spazi” di comunicazione sociale, maggiore libertà di creare e condividere, offerta di nuove esperienze didattiche immersive attraverso la virtualizzazione, creando un continuum educativo e scolastico fra lo spazio fisico e lo spazio virtuale per l’apprendimento, ovvero un ambiente di apprendimento onlife.

Requisiti comuni di sicurezza, di benessere, di privacy, devono essere garantiti sia per gli ambienti di apprendimento in presenza che per gli ambienti di apprendimento digitali, anche con la previsione di specifiche azioni didattiche circa i rischi connessi all’utilizzo improprio delle tecnologie”. (Piano Scuola 4.0 p.22)

Cos’è e come nasce la LIM?

La Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) rappresenta un dispositivo elettronico connesso a un personal computer, costituito da una grande superficie rettangolare su cui è possibile scrivere con penne speciali o dita, utilizzare Internet, registrare suoni e immagini e condividere il lavoro svolto.

Questo strumento è stato introdotto sperimentalmente a scuola e ha suscitato l’attenzione dei media.

La LIM è composta da una superficie interattiva, un proiettore e un computer, integrando le funzioni di tastiera, mouse e schermo.

Dotata di tecnologia touch screen, consente di scrivere, disegnare, calcolare e proiettare, facilitando l’interazione con il materiale didattico.

Gli esperti sottolineano i vantaggi didattici della LIM, enfatizzando la multimedialità, la capacità di catturare l’attenzione degli studenti e di stimolarne la curiosità, oltre all’interattività che favorisce il coinvolgimento emotivo e la relazione con gli altri.

La storia della LIM

La strategia europea del 2000 incoraggiava l’informatizzazione scolastica, auspicando che gli insegnanti fossero in grado di utilizzare Internet e risorse multimediali entro il 2002.

In risposta a questo, nel 2006, venne avviato il progetto DIGI Scuola in Italia, mirato a introdurre contenuti digitali nel lavoro didattico.

La LIM ha giocato un ruolo chiave in questo contesto, parallelamente alla diffusione delle Interactive White Boards in Gran Bretagna.

Tuttavia, nonostante gli sforzi per integrare la LIM nell’ambiente scolastico italiano attraverso progetti come DIGI Scuola e Scuola digitale, l’indagine condotta nell’a.s. 2012-2013 ha rivelato che l’integrazione della LIM era ancora in fase sperimentale.

Gli insegnanti lamentano una preparazione insufficiente nell’uso dello strumento, nonostante la soddisfazione generale e l’autonomia nell’utilizzo di funzioni di base.

Infine, mentre la LIM continua a essere utilizzata nelle scuole, si prospetta l’arrivo di nuove tecnologie, come tablet e iPad, che potrebbero superare la LIM stessa.

Questi dispositivi innovativi mettono in discussione l’approccio tradizionale alla lezione e alla relazione docente-studente, suggerendo una possibile evoluzione nell’ambito dell’educazione.

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Cosa fare con la LIM? 5 attività pratiche

Ecco cinque attività pratiche che negli ultimi anni hanno dimostrato di essere efficaci con la LIM:

1. Scuola elementare: Schemi dei tempi verbali

– Utilizzo della LIM per sintetizzare i tempi verbali e le irregolarità della grammatica italiana;

– Evidenziazione di suffissi con colori e formati diversi per favorire la memorizzazione;

– Coinvolgimento degli studenti con esercizi interattivi e giochi ludici.

2. Geometria: Rappresentazione grafica e calcolo di formule

– Sfruttare la LIM per rappresentare figure geometriche e calcolare formule matematiche;

– Coinvolgimento attivo della classe nella risoluzione di problemi;

– Utilizzo di esercizi salvati precedentemente per garantire un’appropriata comprensione dell’argomento.

3. Terza media: Creazione di mappe concettuali

– Impiego della LIM per la creazione di mappe concettuali in vista degli esami finali;

– Utilizzo di frecce, parentesi e colori per schematizzare l’intero programma;

– Evidenziazione di date, accordi e momenti cruciali per una comprensione più approfondita.

4. Lingue straniere e scuole superiori: Grammatica chiara e coinvolgente

– Approccio innovativo alle lingue straniere, utilizzando la LIM per spiegare la grammatica in modo chiaro;

– Video, interviste e esercizi interattivi per potenziare il vocabolario e la fluidità linguistica;

– Utilizzo di esercitazioni come fill in the black, drag and drop, matching e ordering per consolidare le competenze.

5. Inclusione e diversità: Supporto per alunni diversamente abili e stranieri

– Adattamento della LIM per programmi inclusivi, con margini differenziati e font specifici per agevolare la lettura.

– Rivoluzione nell’insegnamento, consentendo lezioni adatte a tutti gli studenti, indipendentemente dalle differenze.

– Utilizzo della tecnologia per promuovere l’inclusione, la partecipazione e una migliore comprensione.

La LIM si conferma uno strumento versatile e facilmente accessibile, adatto a progetti scolastici e attività di recupero, contribuendo così alla digitalizzazione dell’ambiente educativo italiano.

Dalla LIM alle tecnologie attuali

Le Lavagne Interattive Multimediali (LIM) sono state un passo fondamentale verso l’integrazione della tecnologia nelle aule.

Tuttavia, la tecnologia educativa è progredita notevolmente, portando a un’evoluzione delle aule tradizionali in vere e proprie aule multimediali.

Oggi, l’uso di dispositivi come tablet, laptop e proiettori interattivi è diventato comune, ampliando le possibilità di apprendimento e coinvolgimento degli studenti.

Prospettive odierne e future

Le prospettive attuali delle aule multimediali evidenziano l’importanza dell’accesso a Internet ad alta velocità e delle piattaforme digitali.

Gli studenti possono accedere a risorse online, partecipare a lezioni virtuali e collaborare su progetti in tempo reale.

Inoltre, le tecnologie emergenti, come la realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR), promettono di portare l’esperienza di apprendimento a nuovi livelli, consentendo agli studenti di immergersi in contesti educativi interattivi e coinvolgenti.

Tecnologie possibili e potenzialità da esplorare

Le tecnologie possibili per le aule del futuro sono molteplici.

L’integrazione di intelligenza artificiale (IA) potrebbe personalizzare l’apprendimento in base alle esigenze individuali degli studenti, fornendo percorsi di apprendimento su misura.

Sistemi di analisi dei dati potrebbero aiutare gli insegnanti a valutare le prestazioni degli studenti in tempo reale, adattando le strategie didattiche di conseguenza.

La potenzialità da esplorare si estende anche all’uso di dispositivi indossabili e tecnologie IoT (Internet of Things) per creare aule interconnesse e interattive.

Gli studenti potrebbero indossare dispositivi che monitorano il loro livello di attenzione o forniscono feedback istantanei sull’apprendimento.

Queste innovazioni potrebbero rendere l’apprendimento più adattivo e coinvolgente.

Casi Studio, ricerche ed esempi

Numerosi casi studio dimostrano i vantaggi tangibili delle aule multimediali.

In istituti che hanno adottato l’uso di tablet per ogni studente, si è osservato un miglioramento dell’interazione e della partecipazione attiva.

Ricerche sull’efficacia delle lezioni “aumentate” * evidenziano il potenziale di raggiungere studenti in aree remote o con limitate risorse educative.

Un esempio di successo è rappresentato dalla Khan Academy, una piattaforma online che offre lezioni video interattive su una vasta gamma di argomenti. Questo tipo di risorsa dimostra come la tecnologia possa democratizzare l’accesso all’istruzione di qualità.

Oltre la LIM: verso una Realtà Aumentata Educativa

La transizione verso le aule del futuro non si ferma alla LIM.

La Realtà Aumentata (AR) si configura come la prossima frontiera, consentendo un livello di interattività e coinvolgimento ancora più avanzato.

Mentre la LIM offre un’esperienza bidimensionale, l’AR aggiunge un elemento tridimensionale, sovrapponendo informazioni digitali al mondo reale.

Potenzialità della Realtà Aumentata nell’educazione

  1. Esperienze immersive: La Realtà Aumentata permette agli studenti di immergersi in contesti virtuali e interagire con oggetti tridimensionali.

Ad esempio, gli studenti possono esplorare il sistema solare o studiare la struttura delle cellule in modo più coinvolgente.

  1. Apprendimento basato sulla collaborazione: Gli strumenti AR consentono la collaborazione in tempo reale.

Gli studenti possono lavorare insieme su progetti virtuali, anche se fisicamente distanti, arricchendo così l’esperienza di apprendimento.

  1. Adattamento alle diverse abilità: La Realtà Aumentata offre opzioni di personalizzazione per studenti con diverse abilità di apprendimento.

Attraverso la visualizzazione tridimensionale, è possibile adattare il materiale didattico per rispondere alle esigenze specifiche degli studenti.

Implementazione pratica: L’utilizzo della Realtà Aumentata nelle aule

L’applicazione pratica della Realtà Aumentata nelle aule del futuro potrebbe includere:

Tour Virtuali: Gli studenti possono fare tour virtuali di luoghi storici o esplorare il corpo umano attraverso dispositivi AR.

Simulazioni Interattive: Le simulazioni tridimensionali consentono agli studenti di comprendere concetti scientifici complessi in modo pratico.

Libri Didattici Aumentati: Integrare libri di testo con contenuti AR per rendere la lettura più interattiva e coinvolgente.

Un nuovo paradigma educativo

Il passaggio dalle LIM all’AR rappresenta un cambiamento significativo nel modo in cui gli studenti acquisiscono conoscenze.

L’obiettivo finale è creare aule in cui la tecnologia non sia solo uno strumento, ma un facilitatore di un apprendimento coinvolgente, personalizzato e orientato al futuro.

L’esplorazione di queste potenzialità è fondamentale per plasmare un “domani” educativo sempre più inclusivo e adattabile alle esigenze della società moderna.



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Risorse e fonti:

*https://www.wired.it/article/scuola-pnrr-classi-laboratori-realta-virtuale-bandi/
Storia e definizione di LIM:https://www.treccani.it/90anni/parole/2007-lim.html
https://www.scuola.net/news/494/5-attivita-pratiche-che-puoi-fare-con-la-lim
https://pnrr.istruzione.it/wp-content/uploads/2022/07/PIANO_SCUOLA_4.0_VERSIONE_GRAFICA.pdf
* The impact of augmented reality on student attitudes, motivation, and learning achievements—a meta-analysis (2016–2023) https://www.nature.com/articles/s41599-023-01852-2
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S036013151930051X#sec8
https://www.ilsole24ore.com/art/sei-studenti-10-si-annoiano-classe-ACDFhMv
https://pnrr.istruzione.it/wp-content/uploads/2023/01/Guida_FUTURA_Gestione-progetti_Come-presentare-un-progetto-Costi-reali_v1.2.pdf
https://scuolafutura.pubblica.istruzione.it/
https://www.scuola.net/news/494/5-attivita-pratiche-che-puoi-fare-con-la-lim