Voucher Digitalizzazione 2023 e altre agevolazioni per le PMI

Sono ancora attivi i voucher digitalizzazione 2022, oggi Voucher Connettività, prorogati fino a dicembre 2023, mediante un’interlocuzione con la Commissione Europea.

Lo conferma una nota pubblicata sul portale ufficiale del Ministero delle imprese e del made in Italy (ex MISE).

Vediamo in cosa consistono e, come richiederli e quali sono gli altri finanziamenti attivi per PMI e MPMI.

Italia fanalino di coda per competenze digitali

L’Italia è indietro sullo scacchiere europeo nel campo delle competenze digitali; infatti, è terzultima (42%) rispetto la media UE del 56%.

Nel Rapporto Annuale Commissione Europea l’Italia è ventesima sui 27 stati membri dell’UE e con un punteggio di cinque punti inferiore alla media: 45,5 versus 50,7.

In pole paesi scandinavi come Danimarca, Finlandia, Svezia e i Paesi Bassi (quasi 70 punti), mentre l’Italia è agli ultimi posti.

Se si ravvisa uno spiraglio per l’integrazione delle tecnologie digitali in azienda, (69%) è ancora debole l’uso di big data ed e-commerce (9%). Sopra la media europea anche l’utilizzo del servizio cloud (38%).

A cosa mirano i voucher digitalizzazione 2023

Il PNRR mette a disposizione circa 608.238.104 euro per aiutare le piccole e medie realtà imprenditoriali italiane.

L’obiettivo è di allinearsi agli indirizzi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che vede proprio nella digitalizzazione una chiave fondamentale per il rilancio dell’economia del paese.

Una misura quanto mai indispensabile per compare l’evidente gap con gli altri stati europei, individuato soprattutto nei ritardi riguardanti il capitale umano (competenze base e avanzate, sviluppo).

Anche le altre misure individuate dal DESI (Indice di digitalizzazione dell’economia e della società), cioè connettività, integrazione tecnologie digitali – grado di digitalizzazione in azienda, e-commerce- servizi pubblici digitali – e-government – risultano essere fanalino di coda in UE.

Voucher digitalizzazione 2023, come ottenere i bonus

Nello specifico il voucher digitalizzazione 2023 è la Fase II del Piano voucher che l’attuale governo ha recentemente confermato.

La prima fase era destinata alle famiglie con ISEE fino a ventimila euro.

Oltre a ricevere tutta la documentazione che serve sul sito dedicato, è importante controllare la disponibilità delle risorse sul portale, in cui la situazione relativa a i fondi disponibili è aggiornata quotidianamente.

Il voucher digitalizzazione 2023 è riservato alle imprese iscritte al registro che risiedono sul territorio italiano. Il contributo non è erogato per un cambio di servizio ma è valido se si dispone già di un abbonamento con un operatore delle telecomunicazioni.

Si tratta sostanzialmente di buoni per l’acquisto di servizi in abbonamento per internet ultraveloce (18-24 mesi) ed è pensato per supportare le domande di connettività di micro e piccole medie imprese.

Lo scopo è anche quello di fornire un mezzo in più per migliorare la velocità di connessione delle imprese e le attività di comunicazione che ne derivano.

A chi si rivolge

  • Micro, piccole e medie imprese;
  • Persone fisichetitolari di partita IVA che esercitano, in proprio o in forma associata;
  • Una professione intellettuale(articolo 2229 del Codice civile) o una delle professioni non organizzate (legge 14 gennaio 2013, n. 4).

Le risorse, recuperate dal Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, ammontano complessivamente a 589 milioni di euro con Bonus da 300 a 2500 euro per la connettività delle imprese, così erogati:

Voucher Digitalizzazione 2023 – A1

Voucher con contributo di connettività pari a 300 euro per un contratto della durata di 18 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download compresa nell’intervallo 30 Mbit/s – 300 Mbit/s.

Voucher Digitalizzazione 2023 – A2

Voucher con contributo di connettività pari a 300 euro per un contratto della durata di 18 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download compresa nell’intervallo 300 Mbit/s – 1 Gbit/s. Per connessioni che offrono velocità pari ad 1 Gbit il voucher potrà essere aumentato di un ulteriore contributo fino a 500 euro a fronte di costi di allaccio alla rete sostenuti dai beneficiari.

Voucher Digitalizzazione 2023 – B

Voucher con contributo di connettività pari a 500 euro per un contratto della durata di 18 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download compresa nell’intervallo 300 Mbit/s – 1 Gbit/s. Per connessioni che offrono velocità pari ad 1 Gbit il voucher potrà essere aumentato di un ulteriore contributo fino a 500 euro a fronte di costi di allaccio alla rete sostenuti dai beneficiari.
(Per tale tipologia di voucher è prevista una soglia di banda minima garantita pari ad almeno 30 Mbit/s).

Voucher Digitalizzazione 2023 – C

Voucher con contributo di connettività pari a 2.000 euro per un contratto della durata di 24 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download superiore ad 1 Gbit/s. Il voucher potrà essere aumentato di un ulteriore contributo fino a 500 euro a fronte di costi di allaccio alla rete sostenuti dai beneficiari.
(Per tale tipologia di voucher è prevista una soglia di banda minima garantita pari ad almeno 100 Mbit/s).

Come accedere

Per accedere sono presenti un manuale e la modulistica completa sul sito:

accedi alla modulistica

Si possono, in alternativa, contattare i seguenti recapiti per ottenere informazioni:

Si mette a disposizione anche un manuale operativo per facilitare l’accesso.

Altri incentivi in Agenda 22-23

Credito d’imposta per cuochi professionisti

Tra gli altri incentivi predisposti e ancora validi o da attivare ci sono quelli dati al settore della ristorazione, come il credito d’imposta per cuochi professionisti:

Questa nuova misura per supportare i cuochi è in fase di realizzazione e le domande potranno essere presentate dal 27 febbraio al 3 aprile 2023.

Il link alla procedura informatica sarà reso disponibile prossimamente sulla pagina dedicata.

In cosa consiste l’agevolazione

Tramite la concessione di un credito d’imposta la misura sostiene il settore della ristorazione (si considerano anche le misure restrittive adottate a causa del COVID-19).

È concessa nella misura massima del 40% del costo delle spese ammissibili, sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022.

L’agevolazione massima concedibile a ciascun beneficiario non può, comunque, eccedere l’importo di 6 mila euro.

Il credito è emesso a favore dei soggetti che esercitano l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

Questi i requisiti per ottenere il credito:

  • Essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;
  • Essere alle dipendenze, con regolare contratto di lavoro subordinato, di alberghi e ristoranti, ovvero titolari di partiva IVA per attività di cuoco professionista svolta presso le medesime predette strutture, almeno a partire dalla data del 1° gennaio 2021, e più precisamente:
    • Essere stati alle dipendenze, di alberghi e ristoranti, con regolare contratto di lavoro subordinato attivo in tutto o parte del periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, oppure
    • Essere stati titolari di partiva IVA, per attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti, in tutto o parte del periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022;
  • Essere nel pieno godimento dei diritti civili.

Tra le spese ammissibili:

  • L’acquisto di macchinari di classe energetica elevata destinati alla conservazione, lavorazione, trasformazione e cottura dei prodotti alimentari;
  • L’acquisto di strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione;
  • La partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

Leggi la scheda completa qui.

Come accedere

Le istanze possono essere presentate a decorrere dalle ore 12:00 del 27 febbraio 2023 e fino alle ore 15:00 del 3 aprile 2023, esclusivamente tramite la procedura informatica accessibile al link prossimamente reso disponibile sulla pagina dedicata.

Per informazioni e chiarimenti in merito alla normativa di riferimento da parte dei soggetti richiedenti è possibile scrivere all’indirizzo e- mail: bonuscuochiprofessionisti@mise.gov.it

Fonte: https://www.mise.gov.it/it/incentivi

Le seguenti iniziative fanno parte del Nuovo piano transizione 4.0, per stimolare gli investimenti.

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Credito d’imposta formazione 4.0

È un’agevolazione sotto forma di credito d’imposta che si rivolge al finanziamento delle spese di formazione del personale.

La finalità è il consolidamento delle competenze digitali (un gap italiano di cui abbiamo parlato nella prima parte di questo articolo) del personale dipendente, in allineamento alla trasformazione tecnologica prevista dal Piano nazionale Impresa 4.0.

Qui è disponibile il modello di comunicazione dati, da trasmettere in formato elettronico tramite PEC all’indirizzo formazione4.0@pec.mise.gov.it

Com’è riconosciuto il credito

  • 70% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 300 mila euro per le piccole imprese, a condizione che le attività formative siano erogate dai soggetti individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico di prossima emanazione e che i risultati relativi all’acquisizione o al consolidamento delle suddette competenze siano certificati secondo le modalità stabilite con il medesimo decreto ministeriale;
  • 50% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 250 mila euro per le medie imprese, a condizione che le attività formative siano erogate dai soggetti individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico di prossima emanazione e che i risultati relativi all’acquisizione o al consolidamento delle suddette competenze siano certificati secondo le modalità stabilite con il medesimo decreto ministeriale;
  • 30% delle spese ammissibili per le grandi imprese nel limite massimo annuale di 250 mila euro.

Attività di formazione ammissibili

Le attività formative dovranno riguardare: vendite e marketing, informatica, tecniche e tecnologia di produzione.

Tematiche della Formazione 4.0

  • Big data e analisi dei dati;
  • Cloud e fog computing;
  • Cyber security;
  • Simulazione e sistemi cyber-fisici;
  • Prototipazione rapida;
  • Sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (rv) e realtà aumentata (ra);
  • Robotica avanzata e collaborativa;
  • Interfaccia uomo macchina;
  • Manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
  • Internet delle cose e delle macchine;
  • Integrazione digitale dei processi aziendali.

A chi si rivolge

Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.

Come si accede

Il credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese e in quelle relative ai periodi d’imposta successivi fino a quando se ne conclude l’utilizzo.

Il credito è utilizzabile, esclusivamente in compensazione, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento delle spese ammissibili, presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Contatti: E-mail: transizione4.0@mise.gov.it

Per valutare l’ammissibilità consultare la scheda completa.

Qui tutti gli incentivi completi e aggiornati del Piano Nazionale Transizione 4.0.

Fondo per la ricerca e lo sviluppo industriale e biomedico

Il fondo mira alla riconversione industriale nel settore biomedicale, mediante la:

  • Produzione di nuovi farmaci e vaccini;
  • Prodotti per la diagnostica e di dispositivi medicali;
  • Realizzazione di poli di alta specializzazione, compresa la realizzazione di programmi di sviluppo del settore biomedicale e della telemedicina.

Il focus è anche il rafforzamento del sistema nazionale di produzione di apparecchiature e dispositivi medicali nonché’ di tecnologie e di servizi finalizzati alla prevenzione delle emergenze sanitarie.

Il decreto per l’attuazione del fondo è in fase di pubblicazione sulla gazzetta Ufficiale.

Come accedere

Per accedere occorre richiedere le info necessarie qui presso la Divisione V – Accesso al credito e incentivi fiscali

Al Dott. QUAGLIANA Giuseppe

Viale America ,201 – 144 Roma

(+39) 06 5492 7834

E-mail giuseppe.quagliana@mise.gov.it

Pec dgiai.div5@pec.mise.gov.it

Qui la scheda completa dell’incentivo.

Il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali

Consiste in incentivi per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.

Ne abbiamo parlato nel dettaglio qui.

A chi rivolgersi

Direzione Generale per la Politica Industriale, l’Innovazione e le PMI
Divisione II – Politica per la digitalizzazione delle impese e analisi dei settori produttivi
Ministero dello Sviluppo Economico
e-mail: transizione4.0@mise.gov.it

Qui la scheda completa sul credito d’imposta in beni strumentali con gli aggiornamenti.

Beni strumentali – Nuova Sabatini

Ne abbiamo parlato nel dettaglio in questo articolo. La Nuova Sabatini offre l’accesso al credito per investimenti in beni strumentali.

https://www.mise.gov.it/it/incentivi/agevolazioni-per-gli-investimenti-delle-pmi-in-beni-strumentali-nuova-sabatini

In cosa consiste

  • La misura Beni strumentali (“Nuova Sabatini”) è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese
  • L’agevolazione sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.

Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca

Novità e aggiornamenti sulla Nuova Sabatini

Oltre ai voucher digitalizzazione 2023, altre novità annunciate dall’agevolazione sono due nuove linee d’intervento:

  • Nuova Sabatini Green (progetti ecosostenibili);
  • Nuova Sabatini Sud (Aziende collocate nel Meridione).

A partire dal 1° gennaio 2023, la PMI, ad investimento ultimato e previo pagamento a saldo dei beni oggetto dell’investimento, occorre compilare, in formato digitale ed esclusivamente attraverso la procedura disponibile sulla piattaforma (https://benistrumentali.dgiai.gov.it/Imprese), apposita richiesta di erogazione del contributo (modulo RU) e la trasmette al Ministero, unitamente all’ulteriore documentazione richiesta.

Le modalità per richiedere l’erogazione del contributo sono descritte nella sezione Beni strumentali (“Nuova Sabatini”) – Erogazione contributo.

Presentazione domande:

https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/beni-strumentali-nuova-sabatini-presentazione-domande

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