Didattica a distanza e lavoro da remoto: gli strumenti migliori

Gli strumenti più adatti alla didattica a distanza, al lavoro da remoto e a tutte le attività legate allo “smart working” devono necessariamente adattarsi alle esigenze di interconnessione diventate ormai un “must have” post pandemia. Al bando, quindi, sistemi poco intuitivi ed efficienti.

Scopriamo quali sono le soluzioni più indicate per chi lavora o studia con dispostivi a distanza in questo momento storico.

Covid -19, smart working e DAD, dati e bilanci

La pandemia ha segnato una svolta nel mondo del lavoro ed anche in quello dell’istruzione.

Che si torni completamente indietro è oggi piuttosto complicato. Il progresso non può essere arrestato e il Covid -19 con tutte le sue varianti, non ha fatto altro che accelerare l’evoluzione di modelli di lavoro verso forme più flessibili modificando in alcuni casi in maniera sostanziale l’organizzazione interna d’imprese.

Dati Osservatorio 2021 smart working

Come rileva l’Osservatorio 2021, se in questo periodo progetti di Smart Working strutturati o informali sono presenti nell’81% delle grandi imprese (contro il 65% del 2019), nel 53% delle PMI (nel 2019 erano il 30%) e nel 67% delle PA (contro il 23% pre-Covid), si prevede che rimarrà o sarà introdotto nell’89% delle grandi, nel 62% delle PA, in cui prevalgono le iniziative strutturate pur a fronte di molta incertezza sul futuro, e nel 35% delle PMI.

Tra queste ultime un terzo preferirebbe ritornare al tipo di gestione precedente in presenza, parallelamente andrebbe costruita una cultura del lavoro diversa rispetto l’ottenimento di obiettivi da raggiungere.

Complessivamente, la diffusione dello Smart Working ha avuto un impatto positivo sui lavoratori: per il 39% è migliorato il work-life balance, il 38% si sente più efficiente nello svolgimento della sua mansione e il 35% più efficace, secondo il 32% è cresciuta la fiducia fra manager e collaboratori e per il 31% la comunicazione fra colleghi.

Didattica a distanza: dati e bilanci

Maggiore discussione c’è stata invece sulla didattica a distanza. Eppure da un’indagine condotta da Mediacom è risultato che l’88% degli studenti di scuola superiore ha seguito le lezioni tutti i giorni ed è stata mediamente positiva, per oltre il 77% del campione esaminato, anche la capacità organizzativa degli istituti.

Anche i professori hanno recitato un ruolo da protagonisti, almeno per chi, ed è il 53%, ha saputo rivoluzionare il proprio metodo d’insegnamento andando incontro alle potenzialità dell’online per sfruttarle a vantaggio degli studenti stessi.

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L’importanza di investire nel processo di digitalizzazione

Che sia in presenza o a distanza, ciò su cui diventa fondamentale investire anche per le scuole ma ovviamente non solo, è nel processo di digitalizzazione.

Dal rapporto DESI 2020 (Digital Economy and Society Index) della Commissione europea emerge che l’Italia è 17esima per connettività a internet, ultima per competenze digitali dei propri cittadini e al 26esimo posto per l’utilizzo di internet.

Basti pensare che nel 2018, secondo quanto trapelato dall’indagine Talis, solo il 35,6% dei docenti italiani si sentiva adeguatamente preparato a utilizzare tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) sul posto di lavoro.

La pandemia ha dato il via a un inevitabile salto verso il futuro al quale anche il Governo, tramite contributi, sta provando a dare assistenza.

Sta alle imprese, sia private sia pubbliche, portare avanti la missione nella maniera migliore possibile.

Le soluzioni 4.0

Come investire per migliorare realmente e far crescere la propria azienda portandola nell’universo 4.0? Anzitutto puntando su marchi di qualità che vi consentano un effettivo passo avanti e la necessaria efficienza nel lavoro quotidiano. Un esempio? ViewSonic nel settore è, senza dubbio, un punto di riferimento per tutti.

Si tratta di un produttore e fornitore statunitense di tecnologia visuale, di monitor a tubo catodico, schermi a cristalli liquidi e al plasma, proiettori, tecnologia HDTV, prodotti mobile, e computer.

Nato nel 1987 come Keypoint Technology Corporation ha poi dato alla luce nel 1990 la linea monitor ViewSonic. E nel tempo sui monitor si è specializzata sempre di più con soluzioni differenti in base alla tipologia di utilizzo: ci sono monitor per la grafica, per il business e per il gaming.

Che si tratti di un privato o di un’azienda, il catalogo ViewSonic sarà in grado di soddisfare ogni esigenza.

L’innovazione è da sempre stata la sua prerogativa, anche nel campo dell’insegnamento dove con ViewSonic Education si è impegnata a creare soluzioni EdTech moderne e intuitive per soddisfare ogni tipo esigenza.

I prodotti ViewSonic sono veloci, intuitivi e con un forte grado di specializzazione a seconda della destinazione d’uso.

Oltre a ViewSonic, anche Canyon, Dell e altri importanti brand offrono elevate performance adatte al lavoro e alla formazione “a distanza”.

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Per non sbagliare acquisto ci si può affidare a professionisti del settore come Fastbrain, azienda che opera su tutto il territorio nazionale nel mercato della distribuzione di prodotti informatici e tecnologici e che offre un’accurata selezione di brand di massima qualità.

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