I bonus aziende dal 2022 al 2031: quali sono e come richiederli

Viste le migliaia di domande presentate, con la legge di Bilancio 2022 (Legge 30 dicembre 2021, n. 234 sono stati prorogati, da parte del MISE, una serie di Bonus per le Aziende.

Gli incentivi, rivolti al mondo delle imprese, sono pensati per dare sostegno e nuova linfa al mondo produttivo nel periodo post-pandemico.

Oggi si aggiunge la crisi provocata dall’aumento dei costi per l’energia, per molti imprenditori e attività sempre meno sostenibile.

I bonus per le imprese – erogati sotto forma di contributi a fondo perduto, crediti ma anche garanzie bancarie – sono un’opportunità anche per rinnovare le proprie dotazioni informatiche con piani personalizzati e tecnologie in grado di innovare i processi aziendali e la produzione, in linea con il Piano Transizione 4.0.

Di seguito gli aggiornamenti sulle agevolazioni fiscali per le PMI: dalla Nuova Sabatini con le “diramazioni” Sud e Green al Fondo Impresa Donna e Fondo di Garanzia PMI, scopriamo le novità in campo.

Credito d’imposta prorogato fino al 31 dicembre 2031

È prorogato fino al 31 dicembre 2031 il credito d’imposta, mantenuto però fino al 20% rispetto al 2022.

Il credito è erogato per lo sviluppo delle imprese nel campo dell’innovazione tecnologica, per favorirne la competitività.

Quindi, il credito sarà erogato fino a 4 milioni di euro (20%) entro il 31 dicembre 2022 e ridotto poi al 10% negli anni a venire.

Come vi si accede

È indicato nella dichiarazione dei redditi riferita al periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese e in quelle concernenti i periodi d’imposta successivi fino a quando se ne conclude l’utilizzo.

Leggi il decreto e scarica il modello di comunicazione del credito

Agevolazione Fiscale Nuova Sabatini per l’acquisto di beni strumentali

Della Nuova Sabatini abbiamo parlato in modo approfondito qui.

Ciò che cambia è che la misura è prorogata fino al 2027 con circa 240 milioni di euro, scendendo a 60 milioni entro il 2027.

L’incentivo è rivolto a micro, piccole e medie imprese presenti sul territorio nazionale, a eccezione di quelle assicurative e finanziarie e le “attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione”.

La Nuova Sabatini finanzia l’acquisto di attrezzature informatiche e tecnologiche anche acquistate in leasing come:

• Impianti;
• Software;
• Hardware;
• Tecnologie digitali;
• Macchinari.

Altre novità previste dall’agevolazione sono due nuove linee d’intervento(Gazzetta ufficiale del 16 giugno 2022):

• Nuova Sabatini Green (progetti ecosostenibili);
• Nuova Sabatini Sud (Aziende collocate nel Meridione).

L’incentivo è erogato in una sola rata e per i finanziamenti che non superano i 20000 euro; se si supera questa cifra il finanziamento è rateizzato.

Come vi si accede

L’accesso alla Nuova Sabatini deve essere richiesto tramite finanziamento bancario e intermediario aderente alla convenzione tra il Mise, l’Abi e Cassa depositi e prestiti S.p.a.

Occorre, quindi, presentare la domanda e attendere la delibera, che terrà conto della presenza o assenza dei requisiti ammessi dall’incentivo.

Una volta accettata in delibera, la domanda è trasmessa al MISE che valuterà la disponibilità dei fondi.

Se l’esito è positivo l’ente finanziario a cui la domanda è stata presentata potrà quindi concedere il finanziamento.

Per conoscere tutte le indicazioni aggiornate sulla Nuova Sabatini è importante dare uno sguardo attento alla Circolare n. 696 del 17 marzo 2022.

Presenta la domanda qui

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Nuova Sabatini Green

S’intende l’acquisto di beni strumentali come macchinari e tecnologie a basso impatto ambientale e rivolti al miglioramento dell’eco-sostenibilità di processi produttivi e prodotti.

Si mette a disposizione un contributo conto impianti calcolando gli interessi del 3,575% da parte del MISE.

Nuova Sabatini Sud

Qui legge n. 232 del 2016  l’elenco completo.

Come accedere

Il MISE sta per mettere online i termini e le modalità di presentazione della domanda sulla piattaforma dedicata: Nuova Sabatini Sud; andrà redatta via web, al termine si riceverà un codice identificativo per controllare lo stato/esito della domanda.

Qui legge n. 232 del 2016  l’elenco completo.

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Fondo impresa Femminile

Tra le risorse del PNRR c’è il sostegno finanziario per l’imprenditoria femminile Legge 30 dicembre 2020, n. 178 , integrato con nuovi fondi (160 milioni di euro).

La misura, già attuata con la legge di bilancio 2021 si chiama “Inclusione e coesione” e prevede programmi d’investimento per imprese a conduzione femminile già esistenti e l’incentivo di nuove imprese guidate da donne.

Il tetto di spesa è di 400 mila euro per le imprese esistenti e 200mila per le nuove, mentre la durata del finanziamento di massimo due anni.

Requisiti:

• Formare cooperative con almeno il 60% di donne socie;
• Costituire società di capitali con almeno due terzi di donne nel CDA;
• Essere imprese individuali con titolare una donna;
• Essere una lavoratrice autonoma che abbia aperto partita IVA entro 60 giorni dall’accettazione della domanda.

Si finanziano:

• Incentivi a fondo perduto per rafforzare imprese femminili (le imprese devono essere costituite da 36 mesi almeno);
• Finanziamenti a tasso zero o agevolato per l’avvio delle imprese;
• Percorsi di assistenza tecnico gestionale per attività di marketng e comunicazione (tramite voucher);
• Investimenti nel capitale in coerenza con gli indirizzi strategici nazionali (per start up e PMI innovative);
• Contributi a fondo perduto per l’avvio delle imprese femminili.

Per la presentazione della domanda è necessario compilare il modulo sulla piattaforma online di Invitalia.

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Fondo di garanzia per le PMI

Si tratta di garanzie statali ai finanziamenti che le PMI richiedono, potenziata dal Decreto Liquidità decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23.

L’obiettivo è sostenere le PMI offrendo garanzie statali ai finanziamenti concessi dalle banche.

Attivo dal 2000, ne hanno ottenuto beneficio moltissime aziende, ecco come funziona:

Una volta fatta la richiesta alla banca sarà quest0ultima ad avviare domanda al Fondo di garanzia.

Ci si può rivolgere anche al Confidi, “consorzio di garanzia collettiva dei fidi”; per ottenere informazioni più precise sulle pratiche e le procedure, ci si può rivolgere a:

Federascomfidi, Federazione tra Consorzi e Cooperative di Garanzia Collettiva Fidi.

Resto al Sud

Come dice il nome, Resto al sud è un pacchetto di agevolazioni economiche per le imprese che decidono di non lasciare le aree meridionali e centrali del Paese.

È, inoltre, una misura pensata per incoraggiare la nascita di nuove aziende e prevede contributi fino a 20000 euro per imprenditori dai 18 ai 55 anni.

Tantissime le attività finanziabili, compresa l’Associazione Librai Italiani.

E domande vanno inoltrate su Invitalia, e per essere aggiornati di tutte le iniziative in corso e valutare con attenzione i requisiti è possibile scaricare l’App Resto al Sud.

Piano Transazione 4.0

Col nome Piano Transazione 4.0 s’intendono una serie di crediti d’imposta concessi dal MISE alle imprese che investono in innovazione (articolo 1, comma 45, della Legge di Bilancio 2022).

Si agevolano tutti gli investimenti finalizzati alla trasformazione digitale e tecnologica delle imprese, includendo anche le spese relative al cloud computing.

Qui la lista dei beni che possono beneficiarne: Legge 11 dicembre 2016, n. 232.

Requisiti e condizioni

Per accedere al credito occorre rispettare determinate aliquote, ritoccate dal ministero e valide fino al 21 dicembre 2025.

Qui la lista di tutte le aliquote: Allegato A, legge 11 dicembre 2016, n. 232.

QUI LA LISTA DI TUTTE LE ALIQUOTE

In sintesi, per i beni strumentali materiali:

• 40% del costo della quota nel 2022 e 20% dal 2023 al 2025 per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
• 20% del costo della quota nel 2022 e 10% dal 2023 al 2025per gli investimenti della fascia da 2,5 a 10 milioni di euro;
• 10% del costo della quota nel 2022 e 5% dal 2023 al 2025;
• per gli investimenti della fascia da 10 a 20 milioni di euro.

(Fonte: confcommercio.it/-/incentivi-imprese)

Per i beni strumentali immateriali il credito è riconosciuto alle aziende che investono in beni tecnologicamente avanzati e fino al 30 giugno 2026, con diverse aliquote che decrescono negli anni.

Le imprese devono essere collocate sul territorio nazionale, a prescindere dal settore economico.

Sono favoriti gli investimenti in beni strumentali, in ricerca e sviluppo e formazione 4.0.

Per accedervi, occorre presentare una perizia tecnica da parte di ingegnere, perito industriale o ente di certificazione accreditato che costati e dichiari che i beni da agevolare siano inseriti in questo elenco: Allegato B, legge 11 dicembre 2016, n. 232.

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